PENSIERI E PAROLE
di alcune protagoniste della Kraft Jocca Cup


1 La prima partita sulla sabbia
2 Quali sarebbero i compagni e le compagne ideali?
3 Spieghi perché giocate in 4
4 Chi sono i suoi idoli sulla sabbia?
5 La sua grande partita, se c'è stata?
6 Cosa è facile, cosa è difficile?
7 Esprima un motivo valido perché si mette il costume per giocare
8 Di meglio, rispetto ad una partita di beach c'è solo...


Loro hanno risposto così:

Manuela Benelli (Cermagica Reggio Emilia)

1 All'età di dieci anni, abitando a Ravenna per noi era molto facile andare a giocare sulla sabbia. Non ricordo nulla, senza dubbio avrò patito il caldo visto che lo soffro tanto.

2 Va bene chiunque, purché lo faccia per divertirsi.

3 Sicuramente per la formula che è anche la più adatta a noi specialiste dell'attività indoor.

4 Ce ne sono tanti, fra questi Kiraly.

5 Una partita che ho giocato con la Gattelli. Grazie a lei mi sono tolta qualche bella soddisfazione.

6 Facile buttarmi in volo sulla sabbia, difficile saltare.

7 Ci sono abituata. E' stato il mio primo amore, prima di iniziare a frequentare la palestra. Faccio questa attività molto volentieri perché dà la possibilità di continuare a muoversi e a mantenersi in forma durante il periodo post campionato. Secondo perché ci ritroviamo fra amici.

8 Il dopo partita, quando si va tutti assieme a fare il bagno.


Vania Beccaria (Romanelli Firenze)

1 La mia prima e unica esperienza è stata la gara dimostrativa dello scorso anno a Cervia con le mie compagne di nazionale. E' stato bello anche se c'era la sabbia che s'infilava dappertutto.

2 Oltre a me, Gattelli, Turetta, Solazzi: per impararne i segreti.

3 Assomiglia di più alla pallavolo indoor.

4 Le brasiliane Jackie e Sandra.

5 Non c'è mai stata. Sono curiosa di vedere come finirà.

6 E' facile perché invitante e l'ambiente è molto rilassato. Difficile perché c'è tutto da imparare.

7 Fa caldo, assurdo giocare coperti e poi c'è il sole e ci si abbronza.

8 Andare a fare un bel bagno per togliersi di dosso la sabbia; fare vita da spiaggia come tutti i mortali.


Annamaria Marasi (Gierre Roma)

1 Lo pratico da quando avevo 14 anni e a quei tempi la rete si inventava con gli ombrelloni. Per me è molto divertente, più dell'attività in palestra.

2 Marasi e tre compagne con lo stesso spirito, cioè vivere il beach come un gioco e appena finito fare vacanza come tutti.

3 Credo sia più spettacolare e più facile alla comprensione di chi non ha esperienza con la pallavolo indoor. E' lo sfogo naturale per l'attività di squadra.

4 Non faccio nomi, ma mi piacciono le persone molto forti in difesa anche se non fortissime in attacco. In pratica quei giocatori che non mollano mai.

5 La mia prima volta che io e Consuelo Mangifesta giocammo al beach. Eravamo tranquille noi campionesse, ma nella realtà non fu una passeggiata. Fu subito 148 per due ragazze sconosciute. Ci guardammo in faccia e decidemmo di giocare seriamente.

6 Facile perché è un gioco che sa solleticare la curiosità di tutti, mentre la difficoltà più grossa è quella di dovere spesso inventare.

7 E' più comodo e ci si sente liberi. L'ideale per giocare sulla sabbia.

8 Un modo tutto nuovo per vivere l'estate e il richiamo della spiaggia.





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