Campionati Europei: la Lega Femminile
disponibile a collaborare con la Fipav
Il Consiglio Direttivo della Lega Pallavolo Serie A Femminile, presa visione dei comunicati stampa del CR Lazio e del C.F. della Fipav, non può non esprimere il proprio sconcerto per la situazione in cui versa oggi l'organizzazione del Campionato Europeo '99.
Gli Europei in Italia erano uno dei tre punti su cui si imperniava il progetto che dal '97 al '99/2000 doveva proporre il movimento femminile all'attenzione dei media attraverso un Campionato interessante e una nazionale forte, la Lega si è ripetutamente offerta di contribuire all'organizzazione generale ed in particolare a tutte le iniziative collaterali, alla semplice manifestazione tecnica, che dovevano fare dell'Europeo un evento degno dell'attenzione dei media ma che tale offerta di collaborazione è stata ufficialmente rifiutata in sede di Consiglio Federale.
Non conoscendosi ad oggi chi debba concretamente organizzare, chi possiede i diritti pubblicitari e promozionali si constata che esiste tutt'ora incertezza sulla sede, dopo l'affrettata designazione di Roma, che ha tolto la possibilità di una ricerca e conseguente trattativa con quei Comuni che potevano degnamente concorrere con la stessa Roma, e che circolano voci di sedi nate evidentemente da proposte tutte interne alla Federazione.
Si rileva anche come sia mancato - in questa occasione - un vero interesse verso il movimento femminile, intorno al quale non si riesce a costruire una strategia comune che raccogliendo e ottimizzando tutte le risorse giustifichi l'impegno, la volontà e l'entuasiasmo che la Lega e i singoli club hanno messo nel realizzare quanto collegato e attinente al loro ruolo.
Il C.D. della Lega Pallavolo Serie A Femminile intende fare tutto il possibile perché l'Evento, visto che il tempo rimasto a disposizione confina ormai nei limiti del puro svolgimento tecnico del torneo, abbia una sua consistente dignità e per questo rinnova la sua disponibilità a collaborare, condizionando la propria accettazione alla verifica del ruolo che la Lega dovrebbe assumere e alle reali condizioni organizzative esistenti all'odierno stato dei fatti.